Negli ultimi anni un pochino di cose sono cambiate anche per noi professionisti “senza cassa” e senza ordine di appartenenza, finalmente possiamo andare in malattia anche noi come i dipendenti, dal 2007 abbiamo diritto alla malattia ospedaliera e dal 2012 anche alla malattia domiciliare.
Gli indennizzi sono bassi e arrivano con fortissimi ritardi (anche 10-12 mesi dopo la richiesta) ma sono meglio di niente e si può fare tutto per via telematica, quindi le scocciature sono ridotte al minimo.
Purtroppo moltissimi freelance non ne sono al corrente, secondo me è un gran peccato e l’INPS non fa abbastanza per metterci a conoscenza della cosa.
Cerco di metterci una pezza io, nel mio piccolo, scrivendo questo articolo in cui spiego come fare per richiedere l’indennizzo e qualche piccolo “trucco” imparato grazie alle esperienze negative già subite.
Proprio nei giorni scorsi ho risposto ad una collega che aveva dubbi sulla malattia per i liberi professionisti senza cassa, iscritti alla Gestione Separata INPS, nel gruppo #Socialgnock su Facebook e così eccomi qui con una vera e propria guida al labirinto dell’indennità di malattia INPS per i lavoratori parasubordinati (che siamo proprio noi iscritti alla Gestione Separata).
Per noi che non abbiamo un datore di lavoro, come i lavoratori dipendenti, l’indennità viene pagata direttamente dall’INPS ed è proprio sul sito dell’INPS che va fatta la richiesta per via telematica.
La prima cosa da fare è andare dal medico e farsi fare il certificato medico che in questo caso non deve essere cartaceo ma digitale ed è direttamente il medico che lo deve inviare subito, per via telematica all’INPS.
Se la linea internet non fosse disponibile è possibile farselo rilasciare cartaceo e portarlo all’INPS entro 2 giorni dalla data di rilascio.
CONSIGLIO UTILE: in genere il medico invia telematicamente il certificato all’INPS e non te ne manda una copia (sempre digitale), chiedigli di girartelo anche al tuo indirizzo email perché può capitare (è capitato proprio a me) che l’INPS ti scriva che non l’ha ricevuto e che non può completare la pratica se non lo riceve entro un certo lasso di tempo, se ce l’hai già puoi mandarglielo velocemente senza dover di nuovo chiamare il medico curante.
Per i ricoveri hai 180 giorni di tempo dalle dimissioni per fare domanda di indennità di degenza ospedaliera.
Se sei ricoverato in ospedale si occuperà di tutto la struttura ospedaliera, idem in caso di Pronto Soccorso, day hospital e attestazioni di ricovero, ovviamente dovrai chiedere qual è l’ufficio competente e spiegare la tua situazione lavorativa.
I giorni di malattia richiedibili sono al massimo 180 per ogni anno solare.
L’indennità di malattia decorre (inizio malattia) dal 4° giorno (i primi 3 giorni sono di “carenza” e non vengono pagati) cessa con la scadenza della prognosi (fine malattia).
CONSIGLIO UTILE: La malattia può essere attestata con uno o più certificati, nel caso ci siano certificati successivi al primo (per continuazione del periodo di malattia o per ricaduta) ti verranno pagati anche i primi 3 giorni di carenza.
Esattamente come i lavoratori dipendenti siamo soggetti agli orari delle fasce di reperibilità domiciliare previste dalla legge, per eventuali controlli disposti dall’INPS.
Come per i lavoratori dipendenti del settore privato gli orari in cui dobbiamo restare in casa per eventuali controlli domiciliari sono: dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 di ogni giorno, sia lavorativo che feriale.
Se il controllo arriva e tu non ci sei (e non hai una giustificazione valida con un certificato che la attesti) rischi queste ripercussioni:
- => alla prima assenza ingiustificata la perdita totale dell’indennità di malattia fino ad un massimo di 10 giorni
- => alla seconda assenza ingiustificata riduzione del 50% dell’indennità per il restante periodo di malattia
La cifra dell’indennità che riceverai dipende da due fattori:
– il numero di mesi accreditati nella Gestione Separata
– che la malattia sia domiciliare o per un ricovero ospedaliero
Qui sotto ti lascio uno specchietto attraverso cui puoi verificare qual è l’indennità giornaliera che ti compete. Le quote sono relativa al 2018 e per ora ci sono ancor queste, ogni tanto le aggiornano ma non ogni anno, con il contagocce…
CONSIGLIO UTILE: tieni monitorato il pagamento, può capitare che facciano degli errori a tuo sfavore (a me è capitato, e ti pareva…) e in quel caso avere già il tuo calcolo giusto ti permette di andare a fare reclamo per ottenere quanto ti spetta.